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ASTROLOGIA E OROSCOPI

 

L'Astrologia Egizia

 

L'Egitto ha svolto un ruolo importante nello sviluppo dell'astrologia. Infatti ha avuto il piacere di conoscere molte culture differenti, che hanno arricchito la sua storia ed aiutato la relativa gente a trasformarsi in innovatori di nuove idee che durarono nei secoli fino ad oggi.
Le tabelle astrali risalgono a 4000 anni prima di Cristo. L'astrologia nell'Egitto è stata dominata tramite la combinazione del Sole e del Cane-Stella Sirio. Questa stella può essere vista da tutte le regioni abitate della Terra.
Sirio si trova ad una distanza di 8,6 anni luce, ed è perciò una delle stelle più vicine alla Terra.
Era adorata nella valle del Nilo molto prima che Roma fosse fondata, e molti templi degli antichi Egizi furono costruiti orientandoli in modo che la luce della stella potesse illuminare i loro altari interni. Gli Egizi inoltre basarono il loro calendario sul sorgere eliaco di Sirio, che accadeva poco prima dell'annuale piena del Nilo e dell'equinozio di primavera. Nella mitologia Greca, il cane di Orione divenne Sirio.
Gli Astrologi Egiziani sapevano prevedere quale periodo dell'anno il grande fiume Nilo sarebbe sfociato. Si è creduto che l'azione concordata del Sole e di Sirio provocasse le inondazioni, da cui tutta la civiltà egiziana dipendeva, portando fertilità e vita.
Molti faraoni si sono interessati molto allo studio dell'astrologia. Ramses VI era uno di questi. Si crede che fosse il responsabile ad aver fissato i punti cardinali dell'Ariete, del Cancro, della Bilancia e del Capricorno. Inoltre aveva ordinato la costruzione di un corridoio nel tempio di Amon a Karnak.
Si pensa che alcuni segni zodiacali fossero provengano dall'Egitto, anche se la maggior parte si scoprono in Babilonia. Il segno dell'Ariete, per esempio, fu scoperto in Egitto. E' anche molto probabile che il segno dei Gemelli fosse nato in Egitto dopo l'osservazione delle due stelle Castore e Polluce. Anche il segno del Leone è sicuramente Egiziano, poiché in Babilonia lo chiamavano il "Grande Cane". Anche la Vergine è probabile che fosse una divinità Egiziana.
Dopo l'occupazione di Alessandro Magno l'Egitto fu influenzato dalla cultura Greca. Così le tradizioni egizie e babilonesi vennero mescolate creando un nuovo sistema di oroscopo astrologico. Questo sistema impiega l'uso del calcolo dell'ascendete e quindi di tutte le altre dodici case. Secondo gli Egizi in principio esisteva solo il Caos (Nun) identificato con l’oceano primordiale in cui viveva Atum che sorse dall’acqua ed iniziò a splendere sotto forma del Sole (Ra). Ra generò due figli: Shu dio dell’aria e Tefnet dea dell’umidità; da questi nacquero Geb, dio della Terra e Nut, dea del cielo. Da questi nacquero Osiride e Seth da cui nacquero Iside Neftis e Horus. Ra si era stancato di regnare sulla Terra e decise di salire al cielo.
Le conoscenze astronomiche egizie non possono essere dedotte da papiri “astronomici” come invece ne esistono per quanto riguarda la loro matematica ma solo dalle raffigurazioni astronomiche che ritroviamo in varie fonti. Queste fonti possono essere suddivise in otto categorie:

1) Coperchi di sarcofagi dell’Antico regno (2.850 - 2.180 a.C.) sui quali compaiono i decani, stelle singole o costellazioni, accompagnati da geroglifici di difficile decifrazione.
2) Coperchi di sarcofagi del Medio Regno (2.133 - 1.786 a.C.) sui quali fanno la loro prima apparizione gli orologi stellari diagonali, vere e proprie effemeridi delle stelle.
3) Dall’inizio del Nuovo Regno compaiono gli orologi stellari diversi dai precedenti in quanto erano indicati le culminazioni superiori delle stelle (transiti al meridiano).
4) Dalla XX dinastia vengono perfezionati gli orologi stellari.
5-6) Due papiri risalenti circa al 144 d.C.; il primo per quanto riguarda i decani e l’altro per quanto riguarda le fasi lunari.
7) Studi sull’orientazione delle piramidi e sviluppo degli strumenti come ad esempio la clessidra ad acqua, il merkhet e gli orologi solari.
8) Dal 300 a.C. compaiono sui soffitti dei templi i primi zodiaci egizio-babilonesi (il più famoso dei quali è quello di Dendera e dal 200 a.C. i primi papiri, scritti anche in greco e democrito, di tipo astronomico-astrologici e testi planetari per a posizione dei pianeti rispetto alle costellazioni. In queste ultime fonti si vede chiaramente l’influenza ellenistica. Si sa che la costellazione di Orione era sacra per gli antichi egizi, i quali la identificavano con la dimora del dio Osiride, il sovrano del regno dei morti e compagno di Iside. Anche Se si ha la possibilità di osservare da una veduta aerea il sito archeologico di Giza, si può notare la particolare disposizione delle tre costruzioni principali. Le più grandi, quelle di Cheope e Chefren sono perfettamente allineate tra loro. Sarebbe possibile tracciare una linea retta tra l'angolo nord-est della Grande Piramide e quello sud-ovest della piramide di Chefren. Diversamente, la piramide di Micerino risulta spostata rispetto a questa linea, oltre ad essere, quella più piccola.
A loro sembrava che l'elemento scatenante della piena fosse la prima apparizione della stella di Iside, Sirio, dopo il periodo annuale in cui restava invisibile. Questa apparizione era preannunciata dalla levata precoce di Orione e, quindi, gli egiziani osservavano le stelle di questa costellazione che confina con la Via Lattea. Gli egiziani credevano in un aldilà celeste in cui speravano che le anime trasmigrassero dopo la morte. Il Libro dei Morti (Necronomicon - uno dei libri più segreti e nascosti che sia mai stato scritto di magia nera), illustrato sulle pareti di alcune delle piramidi, fornisce ampie prove del fatto che lo immaginavano situato nella costellazione di Orione.
Fin dalle primissime dinastie erano i pianeti venivano riconosciuti attraverso il movimento rispetto alle stelle fisse. I cinque pianeti venivano indicati in un ordine differente rispetto l'astrologia tradizionale: Giove, Saturno, Marte, Mercurio e Venere.
Giove era governato dalla divinità Horus;
Saturno era governato da Horus e da Ptah;
Marte da Horus il Rosso o Horus all’orizzonte;
Mercurio da Seth;
Venere da Uati come stella serale e Tiu-Nutiri come stella che preannuncia il mattino ma anche Hathor e Bastet (la dea gatto) rispettivamente dea dell’amore spirituale e dell’amore fisico.